A passeggio per il centro storico di Rab!
Rab non è solo mare! Infatti, la città di Rab è un vero gioiello tardo – medioevale, perfettamente conservato, in cui scoprire passeggiando tra le sue vie, diversi punti storici. La città si estende su una sottile penisola ed è caratterizzata da quattro campanili che svettano come alberi di una nave e che rappresentano il simbolo della città. Camminando tra i viottoli godrete di sfumature bianche e giallo ocra delle mura e del verde delle palme, dei ginepri e dei cactus!
I principali monumenti
Rab è divisa da una parte nuova e moderna e la città vecchia a sua volta divisa in due parti:
- Kaldanac: quartiere più antico (estremità penisola);
- Varos: epoca compresa tra il XV e il XVII secolo.
Il complesso reticolato di viuzze è attraversato da 3 strade principali parallele: donja (bassa), srednja (media) e gornja (alta) ulica.
Partendo da Piazza di San Cristoforo (Trg Sv. Kristofora), su cui si affaccia l’imponente bastione della Torre di Gagliardi (Tvrdava Galijarda) costruita dai veneziani nel XVII secolo per difendere la città dagli assalti che provenivano dalla terraferma, si prende Sdrenja e si passa attraverso palazzi a tre piani. Il primo è il Palazzo Dominis – Nimira, palazzo rinascimentale dove nacque lo studioso Markantun Dominis, che fu arcivescovo di Spalato. Esso è il palazzo rinascimentale meglio conservato di Rab. Il palazzo ospita un bar dove potete assaggiare la tipica torta di Rab e acquistarla anche nel negozio di prodotti tipici.
Percorrendo la strada tra diversi negozietti, si arriva a una piazza dove si notano una loggia veneziana (La loggia Municipale) e la Chiesetta di San Nicola (Crk Va Svetog Nikola), che ospita una galleria d’arte aperta saltuariamente. Di fronte alla loggia svetta la Torre dell’Orologio di origine medioevale, sebbene l’orologio medioevale e la sommità a vela per la campana sono il risultato di ricostruzioni posteriori. La campana è un’opera gotica di grande valore.
Andando verso il mare si trova la Trg Municipium Arbe dove si osserva il veneziano Palazzo del Conte (Knezev Dvor). Il balcone del palazzo si appoggia su tre mensole ornate da tre teste di leoni: uno con le mandibole chiuse, uno mezze aperte e uno completamente spalancate.
A sud est del Trg Municipium Arbe sorge la parte più antica della città, edificata dove un tempo c’era l’insediamento illirico – romano di Arbe e che fu in gran parte abbandonata dopo l’epidemia di peste del XV secolo (alcuni edifici più antichi mostrano ancora le finestre e le porte murate nella speranza di impedire la diffusione dell’epidemia).
Dalla loggia, prendendo la strada in salita arriverete nella parte più alta fino a una piazzetta che fa angolo con Gornja Ulica, luogo di ritrovo degli isolani dove si organizzano eventi culturali (seguite la pagina Facebook Kantuni/Corners.
Nella parte più alta della città si trova la romanica Chiesa di Santa Maria la Grande (Crkva Svete Marije Velike). La facciata occidentale è decorata da bande dai colori tenui, grigi e rosa con una serie archi chiusi, tagliati da una porta rinascimentale sormontata da una Pietà del 1414. Dentro la chiesa ci sono muri sgretolati dalle tonalità del grigio chiaro, con parti in marmo color agata e un gruppo di stalli del coro intagliati, sui cui domina l’altare maggiore e il raffinato tabernacolo in marmo grigio.
Sulla punta della penisola, a pochi passi dalla cattedrale si trova la Chiesa di Sant’Antonio (Crkva svetog Antuna) che conserva ancora l’originale abside a volta e un’imponente scultura di legno di sant’Antonio. A fianco vi sono due dipinti che raffigurano San Cristoforo e San Tudor (con armatura romana). Dalla chiesa un sentiero attraverso un piccolo parco che riscende verso il mare.
I quattro campanili
Il Campanile della Cattedrale è il primo campanile della serie. Risalente al XII secolo, è alto 26 metri ed è sormontato da una piramide a balaustra. La cupola originale a quattro lati fu distrutta da un fulmine, dopo di che al suo posto fu realizzata una piramide esagonale. La leggenda narra che il suono melodioso della campana si deve all’oro e all’argento gettati nel crogiolo al momento della fusione da parte di cittadini ricchi di Rab.
Continuando lungo la strada si trovano gli altri 3 campanili. Il Campanile della Chiesa di sant’Andrea (Crkva svetog Andrije) è il più antico e il più piccolo dei 4 campanili. Si presenta come molto semplice e fa parte del convento delle benedettine che esiste dall’inizio del XI secolo e fu ristruttrato nel XVIII secolo.
Il Campanile della Chiesa di Santa Giustina del XVII secolo (Crkva svete Justine), sormontato da una guglia a forma di bulbo che ricorda la mitra dei vescovi, è in stile barocco. Pezzo forte del museo è il reliquario contenente il teschio di San Cristoforo, patrono della città. La storia narra che San Cristoforo fu decapitato dai romani dopo numerosi tentativi falliti di colpirlo con una freccia grazie all’intervento della mano di Dio, che aveva rivolto la freccia contro i suoi assalitori. Si dice che la testa fu portata a Rab da un vescovo del luogo nel XI secolo, quando la città fu assalita dai saraceni: San Cristoforo ricambiò il favore gettando pietre contro gli assedianti e salvando così la città.
L’ultimo campanile del periodo romanico è una costruzione molto semplice del XIII secolo e si erge accanto alla Basilica di San Giovanni Evangelista (costruita nel periodo pre – romanico). La Chiesa è stata smantellata per costruire gli altri edifici della città negli anni ’30 del 1800 ma si può osservare ancora la sua abside. Il campanile invece è stato recentemente ristrutturato.
In fondo a Gornja Ulica una scalinata conduce alla Chiesa di San Kristofor che custodisce un piccolo lapidario. Da qui altri gradini portano a un breve tratto delle mura di cinta medioevali della città da cui godervi una bella vista della città. Una porta nelle mura ci conduce al delizioso parco Komrcar.
Manifestazioni in città
Per godere della città vi segnaliamo la Fiera di Arbe (Rabska Fjera), un festival medioevale che si tiene dal 25 al 27 luglio di ogni anno. L’evento si basa sulla tradizione iniziata il 21 luglio 1364 quando il consiglio cittadino di Arbe decise di rendere onore a re Ludovico il Grande che liberò Arbe dal dominio veneziano. In passato, la Fiera durava 14 giorni, quando la popolazione dell’isola celebrava il potere di San Cristoforo, per cui la Fiera si tiene contemporaneamente anche in suo onore. Durante la Fiera, l’intera città ritorna al passato: i piccoli negozi e le botteghe artigiane si riversano per le strade della città e lungo le vie riecheggiano canti e musica. L’ultimo giorno della Fiera di Arbe, il 27 luglio, si celebra San Cristoforo e si svolgono i giochi cavallereschi dell’Associazione dei balestrieri di Arbe.